Con la Legge n° 257 del 12 marzo 1992, l’Italia ha visto per la prima volta, la messa al bando, dei manufatti contenenti amianto, con conseguente divieto di commercializzazione, produzione e importazione degli stessi (art 1). L’entrata in vigore del D.M. del 06/09/1994, attuale normativa sull’amianto, prevede la redazione di un Programma di Manutenzione e Controllo (PCA) e la nomina di un Responsabile del Rischio Amianto (RRA). Tale piano contiene le misure informative, tecniche e organizzative per ridurre al minimo il rischio derivante dall’ esposizione alle fibre di amianto.
Scopo del Piano di Manutenzione e Controllo
Il Piano di Manutenzione e controllo serve a valutare il rischio dovuto alla presenza di manufatti contenenti fibre di Amianto (MCA) che consiste nel:
Garantire l’integrità e le buone condizioni nel tempo del manufatto di amianto;
Prevenire il rilascio di polveri pericolose per la salute;
Intervenire nel caso si dovessero verificare le condizioni per il rilascio delle fibre di Amianto.
Una copia del documento deve essere consegnata all’amministratore o al proprietario dell’immobile oggetto dell’analisi, in quanto legali rappresentanti dell’edificio.
Struttura del Programma di Manutenzione e Controllo
Il Piano di Controllo e Manutenzione sarà composto dalle seguenti parti:
Quadro Normativo;
Descrizione e Destinazione d’Uso;
Campionamento ed Analisi di Laboratorio;
Mappatura MCA;
Valutazione Del Rischio;
Allegati
Per una corretta redazione del documento è necessario:
Identificare le attività che hanno portato all’installazione e alla mappatura degli MCA presenti per ottenere tutte le informazioni necessarie ad un’adeguata attività di valutazione del rischio amianto;
Individuare i manufatti di amianto con analisi visiva o attraverso campionamenti ed analisi di laboratorio e procedere alla mappatura (come da All. 5 previsto dalla normativa);
Eseguire la Valutazione del Rischio adottando considerando le varie tipologie di materiale;
Verificare la necessità di interventi di bonifica ovvero rimozione, confinamento e incapsulamento.
1) Quadro Normativo
L’analisi dei manufatti contenenti amianto deve garantire un’elevata protezione dell’ambiente, senza creare rischi per l’uomo, l’acqua, l’aria, il suolo ed il rispetto delle norme vigenti e delle prescrizioni imposte dalle norme medesime.
I decreti di riferimento sono:
D.Lgs n. 81 del 09/04/2008 – “Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
D.M. del 06/09/1994 – “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6, comma 3, e dell’art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto”;
D.Lgs. 27 Marzo 1992, n.257 – Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto;
DGR 34-6629 16/03/2018 (per il Piemonte)
2) Descrizione e Destinazione d'Uso
La redazione del programma viene eseguita previo inquadramento generale dell’ immobile dove sono presenti i manufatti di amianto da analizzare che comprende la descrizione dell’ immobile e i dati catastali come, ad esempio, l’ubicazione e la destinazione d’uso.
3) Campionamento ed Analisi di Laboratorio
La procedura di campionamento di materiali sospetti d’inquinamento da fibre d’amianto, come previsto dal DM 06/09/94, prevede:
L’impiego di strumenti adeguati che non permettono dispersione di polvere o di fibre nell’ambiente, bagnando abbondantemente la superficie con acqua;
Il prelievo di una piccola aliquota del materiale, sufficientemente rappresentativo e che non comporti alterazioni significative dello stato del materiale in sito;
L’inserimento immediato del campione in una busta di plastica ermeticamente sigillata e siglata con un codice identificativo. Conseguente inserimento della stessa busta in una seconda busta anch’essa in seguito idoneamente sigillata;
L’identificazione della zona di prelievo segnando il punto di campionamento sulla rispettiva planimetria ed effettuando un rilievo fotografico per ogni punto;
I punti in cui sono stati effettuati i prelievi massivi devono essere sigillati con colla spray e/o incapsulante in modo tale da impedire la potenziale dispersione di fibre d’amianto all’interno del locale esaminato.
Le attività di campionamento devono essere effettuate da personale specializzato, formato ed informato circa la possibile natura dei materiali oggetto di indagine, degli eventuali rischi, delle misure di sicurezza da adottare e della adeguata metodologia di campionamento. I campioni di materiale contenente amianto vengono inviati ai laboratori di pertinenza, per le analisi necessarie all’individuazione della presenza di amianto.
4) Mappatura MCA
La mappatura dei manufatti contenenti amianto viene eseguita dal Responsabile del Rischio Amianto precedentemente incaricato. A seguito dei sopralluoghi sul posto e del campionamento, i dati ottenuti vengono raccolti e organizzati in una Scheda per l’accertamento della presenza di materiali contenenti amianto negli edifici (All. 5 DM 94). Questa scheda contiene i dati generali dell’immobile e le indicazioni sui materiali sospetti, come la friabilità, il numero di campioni esaminati e la loro esatta ubicazione all’interno dell’immobile. La classificazione degli MCA si suddivide in materiale compatto e friabile se avrà una consistenza tale da poter essere frantumata senza l’utilizzo di strumenti meccanici.
5) Valutazione Del Rischio
In seguito alle fasi di sopralluogo, campionamento, analisi e mappatura, si procede alla valutazione del rischio per ogni MCA presente.
La valutazione del rischio per le coperture è effettuata per quanto riguarda lo stato di degrado con il metodo ARPA, mentre per quanto riguarda l’esposizione con il metodo ASL. Invece per tutte le altre tipologie di manufatti viene utilizzato il metodo VERSAR, che definisce dei fattori di danno e dei fattori di esposizione la cui combinazione porta ad individuare, mediante l’ausilio di un grafico, il grado di urgenza dell’intervento correttivo (queste sono le metodologie applicate per il Piemonte).
Nel caso necessitiate eseguire campionamento e analisi di laboratorio di manufatti sospetti contenenti amianto, la nostra Società di Ingegneria dispone di un tecnico abilitato come Responsabile Amianto dalla Regione Piemonte e operiamo in Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria. Nel caso di attività molto ampie possiamo spostarci anche in tutta Italia. Per conoscere i prezzi indicativi per la mappatura e censimento amianto a Torino e provincia ma anche Piemonte e Lombardia è possibile trovarli su questo pagina: LISTINO PREZZI CENSIMENTO AMIANTO.
Per maggiori informazioni contattateci al 342-1615155 oppure per email info@firmitas-ingegneria.com .