Il 04 Maggio gradualmente inizierà la fase 2 e le prime attività come ad esempio il settore costruzioni potranno iniziare a riaprire ma per poter riaprire dovranno rispettare un rigoroso Protocollo di Sicurezza. Il 24 Aprile è stato pubblicato il Protocollo di Sicurezza condiviso che offre delle indicazioni generali di sicurezza obbligatorie che poi saranno probabilmente definite ancora meglio per le successive aperture di bar, parrucchieri, centri estetici e tutte le altre tipologie di attività non incluse nella prossima riapertura del 4 Maggio. Per quanto riguarda i cantieri in questo articolo avevamo già illustrato le misure specifiche ora vediamo le nuove misure generali che devono essere comunque rispettate in qualsiasi caso.
Le misure previste dal Protocollo riguardano i seguenti fattori:
Informazione
Modalità di ingresso in azienda
Modalità di accesso dei fornitori esterni
Pulizia e sanificazione
Precauzioni igieniche personali
Dispositivi di protezione individuale
Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi)
Organizzazione aziendale
Gestione entrata/uscita dipendenti
Spostamenti interni, riunioni, eventi e informazione
Gestione di una persona sintomatica in cantiere
Sorveglianza sanitaria/medico competente /RLS o RLSTù
Aggiornamento protocollo di regolamentazione
Ne elenchiamo in estrema sintesi i punti essenziali:
1) Informazione
Obbligo di affiggere all’ingresso dell’ambiente di lavoro o di consegnare direttamente, informative ai lavoratori o a chiunque altro entri nell’area di lavoro in merito agli obblighi di legge e alle misure adottate.
L’azienda dovrà fornire ai lavoratori un’informazione adeguata sulle misure adottate in particolare sul corretto utilizzo dei DPI e su come prevenire forme di contagio.
2) Modalità di ingresso in azienda
Ogni lavoratore, previa sottoscrizione di informativa privacy, può essere sottoposto a controllo della temperatura. Se questa supera i 37,5° non sarà consentito l’accesso al luogo di lavoro. Le persone in tale condizioni saranno isolate in luoghi precedentemente individuate e sarà fornita una mascherina. Verrà contatto poi il medico di base o le autorità sanitarie per procedere con ulteriori indicazioni.
Il datore di lavoro informa i lavoratori del divieto di accesso ai lavoratori che sono stati negli ultimi 14 giorni nelle zone a rischio definite dall’OMS o a contatto con individui positivi al Covid-19.
Il rientro in azienda di lavoratori precedentemente positivi potrà avvenire solo con certificazione medica di avvenuta negativizzazione.
Nel caso ulteriori ordinanze governative richiedano di effettuare test sui lavoratori il datore di lavoro fornirà piena collaborazione.
3) Modalità di accesso dei fornitori esterni
Devono essere individuati percorsi di transito, ingresso e uscita e definire adeguate tempistiche al fine di minimizzare le occasioni di contatto tra i fornitori esterni e il personale dell’azienda.
Se possibile gli autisti dovranno rimanere sul mezzo di trasporto. In qualsiasi caso dovrà essere rispettata la distanza di un metro.
Per le situazioni che lo richiedono, sarà necessario predisporre servizi igienici per fornitori e trasportatori separati da quelli del personale.
Necessario ridurre al minimo l’ingresso di esterni in azienda e in qualsiasi caso questi dovranno sottostare al protocollo di sicurezza aziendale.
4) Pulizia e sanificazione
Alla riapertura sarà necessaria una sanificazione straordinaria dell’ambiente di lavoro e delle aree comuni.
Deve essere previsto un programma di pulizia giornaliera e di sanificazione periodica dei locali chiusi di cantiere e dei mezzi aziendali.
Attrezzature, strumenti, mouse, schermi touch screen, etc dovranno essere utilizzate evitando l’uso promiscuo e attuando una pulizia con detergenti appositi all’inizio e alle fine dell’utilizzo.
Nel caso sia appurata la presenza in cantiere di una persona positiva al Covid-19 si procederà con la sanificazione e ventilazione dei locali e mezzi aziendali.
La periodicità della sanificazione sarà stabilità dal Datore di Lavoro previa consultazione del Medico Competente, del RSPP e del RLS.
5) Precauzioni igieniche personali
Il datore di lavoro mette a disposizione detergenti adeguati e programma la pulizia delle mani periodica dei lavoratori e alla fine dei turni di lavoro.
I detergenti devono essere facilmente disponibili per i lavoratori anche grazie a specifici dispenser.
6) Dispositivi di protezione individuale
Le mascherine dovranno essere disponibili secondo le possibilità di mercato e utilizzate in base alle indicazioni dell’OMS.
In caso di difficoltà di approvvigionamento sarà possibile utilizzare le mascherine indicate dall’autorità sanitaria.
L’azienda deve rendere sempre disponibile liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS.
Nel caso le lavorazioni non consentano di rispettare le distanze di sicurezza di 1 metro sarà necessario munire i lavoratori di idonei DPI (quali tute, guanti, occhiali, cuffie, camici etc) conformi alle più recenti indicazioni delle autorità scientifiche e sanitarie. Se questo fosse impossibile la lavorazione dovrà essere temporaneamente sospesa.
In base alla valutazione dei rischi e alla mappatura delle attività dell’azienda saranno utilizzati i DPI idonei. E’ comunque fatto obbligo l’utilizzo almeno di mascherina chirurgica.
7) Gestione spazi comuni
L’accesso agli spazi comuni quali mense, spogliatoi e aree comuni dovrà essere contingentato e pianificato in maniera da garantire la distanza di sicurezza di un metro. Dovrà essere predisposta una ventilazione continua dei locali.
Gli spogliatoi dovranno essere organizzati per garantire le condizioni sopra dette e dovranno essere garantite le idonee condizioni igienico-sanitarie.
Dovrà essere garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con appositi detergenti dei locali mensa e delle tastiere dei distributori.
8) Organizzazione aziendale
Tutti i reparti che potranno funzionare tramite smart working dovranno essere chiusi e funzionare a distanza.
Dovrà essere pianificata una turnazione dei lavoratori così da evitare le occasioni di contatto e creare gruppi autonomi e riconoscibili.
Sono annullate tutte le trasferte nazionali/internazionali anche se già concordate o organizzate.
Rimodulare lo spazio di lavoro per poter garantire il distanziamento sociale in aggiunta ad una ridefinizione dell’orario di lavoro e di ingresso/uscita allo scopo di ridurre al minimo le occasioni di contatto.
9) Gestione entrata e uscita dipendenti
Favorire orari di ingresso, uscita e pausa pranzo scaglionati, onde evitare assembramenti.
Dove è possibile dedicare una porta di entrata e una di uscita dai locali e garantire la presenza dei detergenti.
10) Spostamenti interni, riunioni, eventi e formazione
Gli spostamenti interni all’azienda devono essere ridotti al minimo indispensabile.
Le riunioni in presenza non sono consentite. Nel caso fossero necessarie per questioni di necessità/urgenza dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria, garantire la distanza di sicurezza e garantire un’adeguata pulizia/aerazione dei locali.
Sono sospesi o annullati gli eventi formativi interni, qualora fosse possibile potranno essere svolti a distanza.
11) Gestione di una persona sintomatica in azienda
Nel caso fosse presente una persona con temperatura superiore ai 37,5° o manifesti sintomi influenzali, sarà dovere del datore di lavoro prevedere un adeguato luogo di isolamento e procedere al contatto dell’autorità sanitaria. Inoltre il datore di lavoro dovrà collaborare nell’informare le autorità sanitarie su altre persone eventualmente venute in contatto con la persona con i predetti sintomi. Nel caso un lavoratore fosse confermato positivo sarà necessario che tutti i lavoratori venuti a contatto siano posti in quarantena.
12) Sorveglianza sanitaria/Medico Competente/RLS
La sorveglianza sanitaria periodica prosegue normalmente.
Il medico competente collabora con RLS/RLST, e datore di lavoro su eventuali ulteriori regolamentazioni da adottare.
Il medico competente dovrà segnalare al datore di lavoro eventuali fragilità o patologie attuali o pregresse così che il datore di lavoro possa, nel rispetto della privacy, provvedere a misure di ulteriore tutela.
13) Aggiornamento del protocollo di regolamentazione
Sarà costituito un Comitato per la verifica e controllo dell’applicazione del protocollo di sicurezza. Il Comitato potrà essere interno con il coinvolgimento del RLS oppure esterno con il coinvolgimento del RLST o degli Organismi Paritetici.
A queste misure si aggiungono quelle del Protocollo Inail che prevedono inoltre:
Aggiornamento e Integrazione del DVR con l’aggiunto di un Protocollo di sicurezza aziendale specifico che definisca:
Misure Organizzative
Misure di Prevenzione e Protezione
Misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici
A tutte queste norme generali si aggiungeranno (penso a breve) disposizioni specifiche di settore.
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