Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) rappresenta, così come prevede il D.Lgs 81/2008, una figura obbligatoria per il mantenimento di un ambiente di lavoro sicuro e sano, avendo il compito di mettere in atto tutte le procedure necessarie per proteggere i lavoratori e per prevedere le condizioni pericolose per la loro sicurezza e la loro salute.
Secondo la normativa vigente, il RSPP deve gestire “l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori”, fruendo della consulenza di ulteriori professionisti del settore.
Quali sono i compiti dell’RSPP?
- monitorare e segnalare al datore di lavoro eventuali necessità di aggiornamento del DVR in base alla modifica dei rischi aziendali o in relazione a nuove normative di legge;
- individuare e valutare i fattori di rischio aziendale;
- definire le misure di sicurezza e igiene del lavoro nel rispetto della normativa vigente;
- elaborare le misure preventive e protettive e i sistemi di cui all’art. 28, comma 2, lettera b e i sistemi di controllo di tali misure;
- elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
- proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
- partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza;
- fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36;
- partecipare alla riunione del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Chi può esercitare l’incarico di RSPP Esterno?
Iniziamo questo approfondimento, menzionando quali sono i requisiti che deve possedere una persona al fine di poter ricoprire l’incarico di RSPP esterno.
I requisiti per assumere l’incarico RSPP Esterno
Per diventare RSPP esterno, è necessario soddisfare determinati requisiti formativi. Per qualificarsi, bisogna possedere almeno un diploma di scuola superiore e un attestato di partecipazione a corsi di formazione specifici sulla prevenzione dei rischi, sulla gestione delle attività tecniche e amministrative, sulla comunicazione in azienda e sulle relazioni sindacali.
Questa combinazione di qualifiche dimostra che tu sia ben qualificato per svolgere un ruolo nella gestione sicura ed efficace dei rischi per la salute e la sicurezza all’interno di un’organizzazione.
Gli obblighi di legge di un RSPP Esterno
Il RSPP esterno ha una serie di obblighi fondamentali che sono essenziali per mantenere condizioni di lavoro sicure in qualsiasi organizzazione.
In primo luogo, questa figura ha la responsabilità di valutare i rischi e di garantire l’esistenza di procedure di sicurezza efficaci per affrontare i potenziali pericoli.
Inoltre, il RSPP deve sviluppare programmi di formazione e aggiornamento, concentrandosi sui rischi specifici e sulle procedure di sicurezza generali.
É compito del RSPP esterno fornire a tutti i dipendenti informazioni sui rischi associati alle loro mansioni e all’ambiente di lavoro specifico.
Tale figura deve, infine, partecipare alle riunioni periodiche indette dal datore di lavoro almeno una volta all’anno e deve prendere parte ai corsi di aggiornamento obbligatori quinquennali.
La differenza tra un RSPP Interno ed Esterno
L’articolo 31 del Testo Unico sulla Sicurezza stabilisce che è obbligatorio nominare un RSPP interno nei seguenti casi indicati all’interno del comma 6:
- Nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;
- Nelle centrali termoelettriche;
- Negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;
- Nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
- Nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
- Nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
- Nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
Lo stesso articolo al comma 4 stabilisce che il ricorso ad un RSPP esterno è obbligatorio in assenza di dipendenti in possesso dei requisiti previsti all’interno dell’articolo 32.
Nel caso in cui si ricorra a un servizio interno per la supervisione delle procedure relative alla salute e sicurezza sul lavoro, i datori di lavoro possono rivolgersi comunque a professionisti esterni per ottenere un ulteriore supporto.
In definitiva, garantire un ambiente di lavoro sicuro è responsabilità di tutte le parti coinvolte e nessuno può essere negligente nell’adempiere a questo obbligo cruciale.
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